Nel diritto civile italiano, la responsabilità delle parti in un rapporto negoziale può sorgere in due momenti distinti: prima della conclusione del contratto (responsabilità precontrattuale) e successivamente alla sua formazione (responsabilità contrattuale).
Sebbene entrambe abbiano la finalità di tutelare la parte lesa da comportamenti scorretti o inadempimenti, esse si fondano su presupposti differenti e generano conseguenze giuridiche distinte.
Responsabilità Precontrattuale: Buona Fede e Obblighi Nella Trattativa
L’articolo 1337 del Codice Civile stabilisce che le parti, nel corso delle trattative e della formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede. Questo principio impone l’obbligo di negoziare in modo leale, evitando comportamenti che possano arrecare un danno all’altra parte.
Una violazione della buona fede precontrattuale si verifica, ad esempio, quando una parte interrompe ingiustificatamente le trattative dopo aver creato un legittimo affidamento nella controparte sulla conclusione del contratto oppure quando omette informazioni essenziali che, se note, avrebbero inciso sulla volontà negoziale dell’altra parte.
Secondo un orientamento più recente della Corte di Cassazione, questo tipo di responsabilità si configura come un obbligo di protezione che sorge dal contatto sociale qualificato tra le parti (e quindi assimilabile a quella contrattuale), anche in assenza di un vincolo contrattuale definitivo.
Il danno risarcibile in questi casi è stato invece identificato nel c.d. interesse negativo, ossia relativo alle spese sostenute e alle opportunità perse per aver fatto affidamento sulla corretta conclusione del contratto.
Responsabilità Contrattuale: L’Obbligo di Adempiere
Diversamente, la responsabilità contrattuale presuppone un contratto validamente concluso e deriva dall’inadempimento di una delle parti rispetto alle obbligazioni pattuite.
L’articolo 1218 del Codice Civile stabilisce che il debitore, in caso di mancato o inesatto adempimento, è tenuto a risarcire il danno, salvo che dimostri che l’inadempimento sia stato determinato da una causa a lui non imputabile.
Pertanto, in caso di inadempimento, spetta al debitore dimostrare di aver adempiuto esattamente la propria prestazione o che il mancato adempimento sia dipeso da una causa estranea alla sua volontà e inevitabile secondo l’ordinaria diligenza.
La responsabilità contrattuale assicura che gli impegni assunti siano rispettati, tutelando la parte che ha confidato nell’adempimento degli obblighi reciproci assunti per iscritto.
Il suo fondamento risiede nella certezza dei rapporti giuridici e nella tutela dell’affidamento reciproco, garantendo il diritto al risarcimento del danno per la parte che risulti effettivamente lesa.
Differenze e Conseguenze Giuridiche
Le principali differenze tra responsabilità precontrattuale e contrattuale si possono riassumere nei seguenti punti:
1. Fase in cui sorgono: la responsabilità precontrattuale opera nella fase delle trattative, mentre quella contrattuale nasce dopo la conclusione del contratto.
2. Natura dell’obbligo violato: la prima si fonda sulla violazione della buona fede nelle trattative, la seconda sull’inadempimento di un’obbligazione contrattuale.
3. Danno risarcibile: nel primo caso si risarcisce l’interesse negativo (spese sostenute e perdita di occasioni), nel secondo l’interesse positivo (il valore della prestazione non eseguita o inesattamente eseguita e il mancato guadagno, in quanto siano conseguenza immediata e diretta del danno).
4. Prova della responsabilità: nella responsabilità contrattuale, il debitore deve dimostrare di aver adempiuto o di non essere colpevole dell’inadempimento, mentre nella responsabilità precontrattuale la parte danneggiata deve provare l’ingiustificata interruzione delle trattative o la violazione della buona fede.
Se una trattativa viene interrotta scorrettamente o un contratto non viene rispettato, è fondamentale:
– Conservare tutte le comunicazioni (email, messaggi, documenti di trattativa o contratto).
– Dimostrare le spese sostenute o i danni subiti.
– Agire tempestivamente, perché esistono termini di prescrizione per far valere i propri diritti.
In conclusione, entrambe le tipologie di responsabilità svolgono un ruolo essenziale nel garantire il corretto svolgimento delle relazioni giuridiche e la tutela dei soggetti coinvolti.
La prima mira a evitare abusi e scorrettezze nella fase delle trattative, la seconda assicura che le parti rispettino gli impegni assunti una volta che il contratto è stato concluso.
La Corte di Cassazione, con le sue pronunce in materia, continua a rafforzare i principi di buona fede e di lealtà, confermando la necessità nei rapporti negoziali di un approccio responsabile e trasparente.